(Adnkronos) – La giudice di Milano Maria Beatrice Parati ha ritenuto congruo il risarcimento offerto da Leonardo Apache La Russa, accusato di revenge porn, e ha stabilito che per lui non è necessaria la giustizia riparativa. Un provvedimento che di fatto estingue il reato. Condannato a un anno (pena sospesa) l’amico deejay Tommaso Gilardoni per aver inviato a un’altra persona il video registrato la notte tra il 18 e il 19 maggio 2023 a Milano dove si mostra un rapporto con una ragazza. Entrambi lo scorso ottobre erano stati definitivamente archiviati dal gip per violenza sessuale.
“Oggi c’è stata un’udienza importantissima: sono contenta che la giudice ha accertato il reato e i danni che ho subito, ma non ritengo quella somma congrua e non toccherò quei soldi perché impugnerò il giudizio di congruità”. È questo lo stato d’animo che la giovane, ripresa nei video al centro del procedimento sul revenge porn ha riferito al suo difensore, l’avvocato Stefano Benvenuto, dopo la pronuncia della giudice di Milano.
“Riteniamo non condivisibile il giudizio di congruità emesso dalla giudice sulla somma offerta da La russa jr. L’Osservatorio civile che fissa i principi di liquidazione dei danni nelle sedi civili e penali quantificano per i reato di diffamazione a mezzo stampa anche importi superiori a 50mila euro” spiega il legale. “Come fa la mia assistita a essere soddisfatta di una somma di 25.000 che per legge dovrebbe includere i danni morali, esistenziali e dinamico relazionali, conseguenti al reato contestato, oltre alle spese?” chiosa l’avvocato Benvenuto.
