(Adnkronos) – Sono più di mille i soldati nordcoreani morti o rimasti feriti nei combattimenti contro le forze ucraine, dopo essere stati dispiegati a sostegno delle truppe russe, passati oltre due anni dall’avvio dell’invasione russa dell’Ucraina. E’ la valutazione dei militari sudcoreani. “Stimiamo che le truppe nordcoreane, di recente impiegate in combattimenti contro le forze ucraine, abbiano subito circa 1.100 perdite”, afferma lo Stato Maggiore Congiunto (Jcs).
La Corea del Nord sembra prepararsi a schierare altre truppe e a inviare equipaggiamento militare in Russia, probabilmente anche droni kamikaze, affermano i militari sudcoreani, come riporta l’agenzia sudcoreana Yonhap. Si ritiene che Pyongyang abbia inviato migliaia di truppe per sostenere le forze russe.
“Secondo una valutazione complessiva di varie notizie d’intelligence la Corea del Nord si prepara a una rotazione o a un aumento del dispiegamento di truppe (in Russia), mentre attualmente fornisce lanciarazzi da 240 millimetri – segnala tra l’altro lo Stato Maggiore (Jcs) – Ci sono anche indicazioni secondo cui (la Corea del Nord) si muove per la fabbricazione e la fornitura di droni kamikaze”.
La Russia ha intanto rivendicato oggi la conquista di un altro villaggio nell’est dell’Ucraina, vicino ai confini delle regioni di Zaporizhzhia e Dnipropetrovsk. Le truppe russe sono in vantaggio rispetto a quelle ucraine, che si trovano in difficoltà. Il ministero della Difesa russo ha affermato oggi che le sue forze hanno “liberato” il villaggio di Storojévé, nella regione orientale del Donetsk. Si trova vicino alla cittadina di Velyka Novossilka, che pare sia quasi circondata da soldati russi; non dista più di 15 km dalle regioni di Zaporizhzhia e Dnipropetrovsk, più a ovest. I russi hanno accelerato la loro avanzata nel Donetsk, che è un loro obiettivo da mesi. Fa parte del Donbass, un bacino minerario storico dell’Ucraina che il presidente russo Vladimir Putin considera “una priorità”.
I combattimenti più violenti si concentrano nel Donetsk per ora, ma l’avanzata delle truppe russe avvicina la linea del fronte alla regione di Dnipropetrovsk. L’Ucraina sospetta anche che la Russia prepari un’offensiva nella regione meridionale di Zaporizhzhia. Le truppe di Mosca ne occupano già una parte, ma il fronte sudorientale è rimasto relativamente stabile dall’inizio dell’anno, a confronto di quello orientale. Un massiccio attacco russo costituirebbe una sfida per l’esercito ucraino, le cui forze sono già messe a dura prova nelle regioni orientali.
Le truppe russe si sono impadronite di territori ucraini più nel corso del mese di novembre che nel corso di qualunque mese da marzo 2022, secondo un’analisi dell’Afp basata sui dati dell’Institute for the Study of War (Isw), con sede negli Usa. La Russia ha accelerato la sua avanzata nell’est dell’Ucraina in questi ultimi mesi, cercando di conquistare più territori possibili prima dell’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump, il mese prossimo. Trump ha promesso che metterà rapidamente fine alla guerra, senza mai spiegare davvero come intenda procedere. L’Ucraina, tenuto conto delle sue difficoltà attuali sul piano militare, teme di essere costretta ad un accordo sfavorevole.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato il primo ministro slovacco Robert Fico, ieri in visita a Mosca, di voler “aiutare Putin a guadagnare soldi per finanziare la guerra” con Kiev. “Crediamo che tale aiuto a Putin sia immorale”, ha scritto il capo dello Stato ucraino su X.