(Adnkronos) – “Oggi abbiamo ascoltato con attenzione da portatori di interesse e operatori del settore sanitario le proposte e i suggerimenti che saranno approfondite nell’ambito della Commissione Salute della Conferenza, al fine di provare a concretizzarle e a tradurle in atti. L’impegno che possiamo assumere oggi come Regioni e, mi sento di dire, insieme al ministro della Salute è quello di fare il possibile per implementare e completare l’attuazione alla legge 38 e dare contenuti e gambe alla riforma della medicina territoriale, per migliorare in particolare i servizi sanitari rivolti alle terapie del dolore e alle cure palliative”. Cosi il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, nel suo intervento alla conferenza stampa di presentazione della Giornata nazionale del sollievo, oggi a Roma alla Conferenza delle Regioni.  

“E’ necessario, infatti – ha sottolineato – avvicinare i servizi al malato e alleviare anche il dolore con terapie specifiche e più appropriate, ma per far questo serve superare le attuali carenze di personale sanitario, come in tutti settori della sanità, inserendo e formando sempre più medici qualificati, incentivando la specializzazione medica rivolta proprio alle cure farmacologiche e alla gestione del dolore. Occorre – ha aggiunto – coadiuvare gli strumenti che la normativa vigente mette a disposizione con le misure del Pnrr e in particolare quelle relative alla medicina territoriale e all’assistenza domiciliare, in modo da rendere effettivamente fruibili ai cittadini le reti assistenziali di prossimità”.  

“L’introduzione di nuovi modelli di assistenza – ha proseguito Fedriga – significa innalzare i Lea, i Livelli essenziali di assistenza. E non dobbiamo dimenticare l’importanza di promuovere apposite campagne informative di sensibilizzazione, che spieghino ai cittadini che all’interno dei Lea sono già previsti servizi di cure palliative e di terapia del dolore, che devono essere garantiti ai pazienti al fine di dare loro sollievo. Non lasciamo nessuno solo nel tunnel della malattia”.