(Adnkronos) – Al via la sessione plenaria del vertice della Comunità Politica Europea a Tirana. Presente la premier Giorgia Meloni, che prima dell’inizio dei lavori ha avuto un breve colloquio informale con diversi leader, tra cui la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il primo ministro britannico Keir Starmer, quello polacco Donald Tusk e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Meloni ha inoltre avuto un rapido scambio di battute con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, il cancelliere austriaco Christian Stocker e il presidente serbo Aleksandar Vučić.
Al centro dei lavori, la guerra in Ucraina, con la partecipazione del presidente Volodymyr Zelensky, arrivato in Albania. Tra i temi chiave anche sicurezza, migrazioni e l’allargamento dell’Unione europea. A fare gli onori di casa è stato il primo ministro albanese Edi Rama.
“Bisogna porre fine a questa guerra il prima possibile, e in modo giusto. L’Ucraina ha bisogno di pace. E la pace in Europa dipende dal fatto che l’Ucraina riesca a ottenerla”, ha detto Zelensky al summit.
“La nostra priorità assoluta è un cessate il fuoco completo, incondizionato e onesto. Questo deve avvenire immediatamente, per fermare le uccisioni e creare una base solida per la diplomazia”, ha scandito il presidente ucraino.
“Se i rappresentanti russi oggi a Istanbul non riescono nemmeno a concordare questo, allora sarà evidente al 100% che Putin continua a minare ogni tentativo diplomatico. Se invece non è così, allora ci deve essere almeno un risultato oggi, a partire proprio dal cessate il fuoco. La delegazione ucraina ha il mandato per prendere decisioni”, ha proseguito il leader di Kiev.
E “se si confermerà che la delegazione russa è lì solo per una recita e non è in grado di produrre alcun risultato, il mondo deve reagire. Serve una risposta forte, comprese sanzioni contro il settore energetico russo e le sue banche. La pressione deve continuare ad aumentare fino a quando non ci sarà un vero progresso”, ha sottolineato Zelensky.
“L’aggressione della Russia contro l’Ucraina ha riportato la guerra su larga scala nel continente europeo. Questa guerra è un attacco alla comunità internazionale e ai principi che ci stanno a cuore, come la sovranità nazionale, l’inviolabilità dei confini internazionali e l’integrità territoriale”, ha detto il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, intervenendo durante la sessione plenaria del summit.
“L’Europa deve riuscire a portare una pace giusta e duratura in Ucraina. Il diritto internazionale deve prevalere. E sappiamo, Volodymyr, che la tua sicurezza è la nostra sicurezza”, ha affermato Costa rivolgendosi al leader ucraino. L’Europa “deve investire di più nella propria difesa, perché abbiamo imparato che la pace senza difesa è un’illusione”, ha scandito ancora.
”L’unità dell’Europa è fondamentale” rispetto alla crisi in Ucraina, ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron. ”La Russia non vuole un cessate il fuoco”, ha aggiunto, commentando la mancata presenza di Vladmir Putin ai colloqui a Istanbul.
Al vertice Meloni è stata accolta dal primo ministro albanese. Quest’ultimo si è reso protagonista di un siparietto curioso inginocchiandosi davanti alla leader italiana, un gesto già visto in precedenza: anche lo scorso gennaio, ad Abu Dhabi, Rama aveva salutato Meloni nello stesso modo. Davanti alle telecamere e agli obiettivi dei fotografi riuniti in piazza Skanderbeg, Meloni ha reagito con una battuta al gesto di Rama, invitando scherzosamente il primo ministro albanese a inginocchiarsi “solo quando siamo da soli”.
“Abbiamo visto nelle ultime ore, rispetto a una certa propaganda, chi sia disponibile a fare dei passi importanti a favore della pace e chi invece meno disponibile. Penso però che non dobbiamo gettare la spugna, dobbiamo insistere per un cessate il fuoco incondizionato e per un accordo di pace serio che preveda garanzie di sicurezza per l’Ucraina. E continuiamo a lavorare per questo obiettivo”, ha poi detto Meloni a proposito dei colloqui per un cessate il fuoco in Ucraina.
“Stiamo andando avanti. Mi pare che il lavoro” fatto con il protocollo Italia-Albania sui migranti “dimostri, anche per la velocità, il funzionamento dei rimpatri e che, come avevamo promesso, stiamo andando avanti”, ha affermato Meloni arrivando in piazza Skanderbeg. La presidente del Consiglio ha inoltre precisato di non essere stata a Gjader per visitare il centro migranti, aggiungendo che non farà in tempo a recarvisi.
