(Adnkronos) – E’ in atto “una delle più potenti offensive russe” dall’inizio della guerra. Lo fa sapere il capo di Stato maggiore dell’esercito mentre le truppe nordcoreane inviate in Russia per contrastare l’avanzata ucraina nella regione di Kursk sono finite, per la prima volta, sotto il fuoco delle forze armate di Kiev.
Andrii Kovalenko, capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell’Ucraina, citato dal Kyiv Indpendent non ha spiegato le circostanze dello scontro a fuoco, né se si siano registrate perdite tra i soldati inviati da Pyongyang.
La conferma della presenza delle truppe nordcoreane nella regione ucraina di Kursk era arrivata dal segretario generale della Nato Mark Rutte, il quale aveva sottolineato come il dispiegamento segni “una significativa escalation nel coinvolgimento della Corea del Nord” nel conflitto ed è “un segno della crescente disperazione” di Vladimir Putin.
E’ una collaborazione militare “illegale”. Insiste il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, che sollecita “contromisure accurate” per far fronte all’alleanza tra Corea del Nord e Russia, che considera una “minaccia significativa” per la Corea del Sud.
“L’attuale situazione internazionale in materia di sicurezza e la cooperazione militare illegale tra Corea del Nord e Russia rappresentano una minaccia significativa per la nostra sicurezza nazionale – ha affermato Yoon in un intervento rivolto al Parlamento letto dal premier Han Duck-soo e riportato dall’agenzia sudcoreana Yonhap – Valuteremo con attenzione tutti gli scenari possibili per mettere a punto contromisure”.
La Russia ha reso noto di aver conquistato altri insediamenti sulla linea del fronte orientale. Oleksandr Syrsky ha affermato che la situazione in prima linea “resta difficile” e che alcune aree “richiedono un costante rinnovo delle risorse delle unità ucraine” in una dichiarazione su Telegram.
Le forze di Kiev, ha aggiunto, stanno “frenando una delle più potenti offensive russe dall’inizio dell’invasione su vasta scala”. Nel fine settimana, la Russia ha rivendicato la conquista di due insediamenti nella regione di Donetsk: Kurakhivka e Vyshneve, notizia che non è stata confermata dai funzionari ucraini. Vyshneve si trova nei pressi di Pokrovsk, un importante snodo logistico a est e uno dei principali obiettivi dell’offensiva russa.
Nel frattempo continuano gli attacchi dei droni russi, mentre l’Ucraina si prepara a quello che potrebbe essere un inverno difficile, con le infrastrutture energetiche già duramente colpite. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la Russia ha lanciato oltre 50 attacchi con droni contro l’Ucraina durante la notte fino a domenica. Nella scorsa settimana, la Russia ha sganciato più di 900 bombe sull’Ucraina e ha lanciato circa 30 missili e quasi 500 droni Shahed in varie regioni dell’Ucraina, ha aggiunto.
Intanto il ministero delle Emergenze russo ha pubblicato un manuale aggiornato su come scavare fosse comuni in tempo di guerra. Lo riporta il Kiev Independent, secondo cui le istruzioni sono state distribuite tra le truppe russe. Il manuale contiene consigli e illustrazioni su come scavare fosse che posano contenere fino a 100 cadaveri. “Una fossa del genere deve essere lunga 20 metri, larga 3 e alta 2,3 e richiede 368,5 ore di lavoro a persona per essere realizzata”, afferma il documento.
Le istruzioni specificano anche le circostanze in cui è consentito cremare i defunti e come ridurre al minimo la contaminazione chimica, biologica o radiologica. La prima versione del manuale è stata pubblicata nel 2021, un anno prima che la Russia lanciasse la sua guerra su vasta scala. Conteneva istruzioni su come smaltire un gran numero di morti in caso di attacco. Le ingenti perdite subite dalla Russia in Ucraina sono state collegate alle sue tattiche di fanteria basate sulle “onde di massa”, che hanno travolto i difensori ucraini, provocando migliaia di morti e feriti.