(Adnkronos) – Oltre 210 morti accertati per le alluvioni che hanno devastato la provincia di Valencia nella notte tra martedì e mercoledì nel sud-est della Spagna. Rispetto alle 213 vittime sinora ufficializzate dal primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, però, il bilancio rischia di peggiorare drasticamente. I soccorritori stanno arrivando in zone finora sommerse dall’acqua e il quadro complessivo della tragedia si va delineando progressivamente. 210 intanto i morti nella sola regione di Valencia, due in Castiglia-la-Mancia e uno in Andalusia. 

“E’ un cimitero”, dicono intanto i sommozzatori dell’Unità militare di emergenza (Ume) in azione parcheggio del centro commerciale Bonaire ad Aldaya, non lontano da Valencia. Sarebbero state individuate decine di cadaveri nel parcheggio sotterraneo da 5.800 posti auto sommersi dall’acqua e dal fango. Diciannove volontari sono rimasti intossicati dal monossido di carbonio, ha reso noto la Guardia civil spagnola, mentre stavano pulendo un garage a Chiva, nella regione di Valencia.  

I soccorsi dispiegati nelle zone sinistrate hanno finora “localizzato e registrato 211 morti”, ha dichiarato Sanchez in un comunicato istituzionale, precisando che proseguono le operazioni per la ricerca dei dispersi. 

Il ministro degli Interni, Grande Marlaska, ieri sera aggiornando le cifre delle vittime della tragedia, aveva dichiarato che “purtroppo avremo altri morti”. C’è infatti una terribile incertezza sul numero di persone disperse, che sono circa 2.500, anche se le autorità non vogliono ancora confermare alcuna cifra.  

 

Nel frattempo una donna è stata tratta in salvo dopo essere rimasta bloccata in macchina per tre giorni in un sottopassaggio. E’ accaduto a Benetússer, nella provincia di Valencia, secondo informazioni confermate dalla Protezione civile di spagnola. Come riferisce La Vanguardia, citando il sindaco di Moncada Amparo Orts, la notizia è stata riferita ieri sera senza altri dettagli dal capo della Protezione civile nella Comunidad Valenciana a circa 400 volontari. 

 

La Spagna schiererà altri 10.000 soldati e poliziotti nella regione orientale di Valencia, ha reso noto inoltre Sanchez, mentre le speranze di trovare sopravvissuti, a più di tre giorni di distanza dal’alluvione e dalla distruzione di infrastrutture causata da torrenti di acqua fangosa, sono esigue in quello che è stato il disastro peggiore in Europa degli ultimi decenni. 

Quasi tutti i decessi sono stati registrati nella regione orientale di Valencia, dove migliaia di addetti alla sicurezza e ai servizi di emergenza stanno rimuovendo detriti e fango alla ricerca dei dispersi. Sanchez ha dichiarato in un discorso televisivo un notevole incremento delle forze di sicurezza per le operazioni di soccorso. 

Il governo ha accettato la richiesta del presidente della regione di Valencia di inviare altri 5.000 soldati e lo ha informato di un ulteriore dispiegamento di 5.000 agenti di polizia e guardie civili, ha affermato Sanchez. La Spagna, ha aggiunto, sta portando avanti il più grande spiegamento di personale dell’esercito e delle forze di sicurezza in tempo di pace. 

“Quello attuale è il più grande dispiegamento di forze armate realizzato in Spagna in tempo di pace”, ha affermato Sanchez consapevole che “gli aiuti tardano ad arrivare in molte località, perché ci sono ancora molti posti che è difficile raggiungere”. 

“Con quasi tutta certezza, stiamo parlando dell’alluvione più grave che il nostro continente abbia vissuto finora in questo secolo – ha quindi sottolineato – So che ci sono gravi carenze e comuni sepolti dal fango. So che dobbiamo migliorare, ma penso anche sappiamo che dobbiamo farlo insieme, uniti. Dobbiamo sostenere l’amministrazione autonoma con risorse e supporto tecnico. Questa è l’unica cosa che ci deve preoccupare tutti e farci riflettere su come migliorare la distribuzione dei poteri in situazioni così estreme”. 

 

Un primo gruppo di 2.500 volontari è stato organizzato e gli sono stati assegnati dei turni, e la Generalitat ha invitato il resto delle migliaia di persone che si sono recate nella Città delle Arti questa mattina a tornare nei prossimi giorni. Ciononostante, c’è chi ha deciso di andare avanti per aiutare da solo. 

È previsto l’arrivo di un convoglio straordinario di macchinari pesanti per accelerare il lavoro di pulizia e rimozione dei veicoli.  

 

Messaggio di condoglianze e solidarietà da re Carlo a re Felipe VI per “la tragica perdita di così tante vite” in Spagna. Il sovrano e Camilla, riporta Sky News, “esprimono la loro più profonda solidarietà a tutti coloro che hanno perso i propri cari e i mezzi di sostentamento in questa settimana terribile”. 

“Siamo rimasti profondamente addolorati nell’apprendere della distruzione e della devastazione a seguito delle catastrofiche inondazioni nelle zone meridionali e orientali della Spagna – afferma il messaggio – Molte persone nel Regno Unito hanno forti legami personali con la Spagna e i nostri Paesi sono legati da molte cose che abbiamo in comune”.