(Adnkronos) – E’ di ”quattro morti e quattordici feriti” in Turchia il bilancio, ancora provvisorio, di quello che oggi le autorità di Ankara hanno definito ”un attacco terroristico” contro la sede delle Turkish Aerospace Industries, l’industria aerospaziale, alla periferia della capitale. A darne notizia è stato il ministro degli Interni, Ali Yerlikaya, parlando di quanto accaduto “negli impianti Tusas”nel distretto di Kahramankazan a circa 40 chilometri dal centro di Ankara. Le forze di sicurezza turche hanno ucciso “due terroristi”.
La procura generale di Ankara ha aperto un’indagine giudiziaria
. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia turco Yilmaz Tunc in un post su ‘X’ affermando che un procuratore capo aggiunto e otto procuratori si stanno occupando del caso. Secondo l’emittente Ntv si sarebbe sviluppato uno scontro a fuoco con ostaggi. L’attacco non è stato sinora rivendicato.
“La nostra industria della difesa e la ‘National Technology Initiative’ sono cruciali per una Turchia indipendente” ha sottolineato il ministro turco dell’Industria e della Tecnologia, Mehmet Fatih Kacir, in dichiarazioni riportate dai media ufficiali turchi in cui assicura che non ci saranno passi indietro dopo l’attacco alla sede delle Turkish Aerospace Industries.
La Cnn turca ha pubblicato le immagini, prese da una telecamera di sicurezza. Il commando era composto da tre persone, una delle quali una donna. Secondo una prima ricostruzione fornita dell’emittente, il commando è arrivato al cancello di sicurezza della struttura, ha fatto esplodere il veicolo e ha avviato un conflitto a fuoco con le forze di sicurezza. Non sono ancora confermate le notizie secondo le quali sarebbero stati presi degli ostaggi.
“Condanno questo efferato attacco terroristico” ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, a margine del summit dei Brics a Kazan, in Russia nel corso del quale il presidente russo Vladimir Putin gli ha espresso le sue condoglianze.
“Ho appena parlato con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan dell’attacco terroristico ad Ankara. Il mio messaggio è chiaro: la Nato sta con la Turchia” ha detto il segretario generale della Nato, Mark Rutte, secondo post su X con la “forte condanna del terrorismo in tutte le sue forme”, dopo le “notizie molto preoccupanti di morti e feriti ad Ankara”.
“Sto monitorando, in stretto contatto con la nostra Ambasciata in Turchia, gli sviluppi in seguito all’attacco terroristico ad Ankara” ha dichiarato sul social X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani che ha precisato che “non ci sono italiani tra le vittime”.
”C’è un gruppo di tecnici italiani” che lavora presso la sede delle Turkish Aerospace Industries, alla periferia di Ankara, colpita oggi da quello che le autorità turche hanno definito un attacco terroristico. Ma questi tecnici ”si trovano in una stanza fuori dal luogo dove è avvenuta la sparatoria”, ha aggiunto Tajani, esprimendo ”vicinanza al popolo turco”.
Gli 8 tecnici di Leonardo stanno bene e sono al sicuro confermano anche fonti vicine all’azienda. I nostri connazionali sono impegnati in attività di collaborazione industriale nell’ambito di programmi aeronautici avviati da anni con la Turchia.
“Oggi pomeriggio mi sono recato ad Istanbul per incontrare il mio omologo turco, Yaşar Güler” ha scritto su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto. “All’arrivo in Turchia ho, purtroppo, appreso la notizia dell’attentato terroristico che ha colpito la sede dell’industria aerospaziale di Ankara, provocando 4 morti e numerosi feriti, di cui 3 in gravi condizioni. Ho immediatamente espresso la mia vicinanza al Ministro Güler e condannato il vile attentato terroristico. L’Ambasciatore italiano mi ha tenuto informato da subito sugli otto tecnici italiani che erano presenti sul luogo e che stanno bene”.