(Adnkronos) –
“Non si è suicidato” Yahya Sinwar, il leader di Hamas morto il 16 ottobre a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. “E’ stato ucciso da un soldato israeliano, è chiaro. Soldati semplici, che erano da un anno nell’esercito”. Lo ha dichiarato nel corso di un’intervista all’Adnkronos il medico israeliano Yuval Bitton, che nel 2004, quando Yahya Sinwar era detenuto nel carcere di Nafha, gli salvò la vita grazie a una diagnosi tempestiva di tumore al cervello.
Chi dice il contrario “ne vuole fare un eroe, un martire”, ha aggiunto Bitton, che alle 18.30 ha partecipato alla presentazione del libro di Sharon Nizza ‘7 Ottobre 2023. Israele, il giorno più lungo’ edito da ‘La Repubblica’, presso lo Spazio Mastai dell’Adnkronos al Palazzo dell’Informazione e stasera sarà ospite di ‘Porta a Porta’.
In base all’autopsia condotta sul corpo di Sinwar, la causa della morte è stata individuata in un colpo di pistola alla nuca. Accanto al corpo è stata poi trovata un’arma appartenente a un colonnello dell’Idf morto a Gaza nel novembre del 2018.
“Hamas è stata sconfitta, è finita nel giorno stesso in cui è stato eliminato Sinwar”, ha dichiarato Bitton. “Sinwar ha cambiato la struttura di Hamas ed era l’unico a decidere”, ha proseguito il medico israeliano. Sinwar rappresentava “l’ala militare di Hamas” e “ha sacrificato migliaia di palestinesi per i suoi scopi”.
“Non provo gioia per la morte” del leader di Hamas, ma dopo la sua uccisione “per la prima volta ho speranza”. Perché “le condizioni poste da Sinwar non erano accettabili per Israele”, mentre ora “abbiamo una grande opportunità di arrivare a un compromesso e a un accordo, è il momento del dialogo”, ha detto Bitton nell’intervista all’Adnkronos.
Per Sinwar, semplicemente “Israele non aveva diritto a esistere, non c’entrano i confini del 1967”, ha aggiunto il medico israeliano. Ex capo dell’intelligence carceraria di Israele fino al 2022, Bitton ha affermato che dopo “l’eliminazione di Sinwar abbiamo un’opportunità di portare a casa mio nipote e altri ostaggi”.
“Spero che il primo ministro Netanyahu colga questa grande opportunità” che si è creata dopo la morte del leader di Hamas, perché “abbiamo l’opportunità di cambiare il Medioriente e la situazione a Gaza”, ha affermato Bitton.
Secondo il medico israeliano, “in questo momento possiamo creare un nuovo asse contro l’Iran, una partnership tra Israele e i Paesi arabi moderati contro l’Iran”. Perché è “l’Iran il vero pericolo per la regione, non Israele”.
“Hamas non può prendere parte alla nuova leadership di Gaza, questo è chiaro”, ha aggiunto Bitton. “Nel controllo di Gaza potrà avere un ruolo l’Anp, ma una nuova Anp. E poi Arabia Saudita, l’Egitto, gli Emirati Arabi e gli Stati Uniti”.
L’ex capo dell’intelligence carceraria di Israele non ritiene che il conflitto in corso a Gaza abbia danneggiato il percorso verso un accordo con l’Arabia Saudita. “I sauditi stanno aspettando che si creino le condizioni giuste per un accordo di pace con Israele – ha affermato – sono interessati a raggiungere un accordo con Israele perché per loro il nemico principale è l’Iran, non Israele”. Insomma, Riad e Tel Aviv “hanno lo stesso nemico”.
“Mi hanno chiesto tutti i giorni dal 7 ottobre se mi ero pentito di aver salvato la sua vita. Ed è una domanda difficile, perché ho pagato personalmente” quella scelta, le parole del medico israeliano che ha raccontato all’Adnkronos l’anno trascorso dal massacro compiuto da Hamas, in cui venne ucciso anche suo nipote Tamir Adar. “Ho salvato la sua vita e lui è stato direttamente responsabile della morte di mio nipote”, ha aggiunto Bitton.
“Era mio dovere salvare la sua vita, come medico”, ha precisato, aggiungendo che “questo fa parte della moralità israeliana, noi non siamo motivati dalla vendetta, non dall’odio, non odiamo i nostri nemici, ma facciamo quello che dobbiamo fare, quello che consideriamo buono”.
Sinwar “mi disse che mi doveva la vita”, dopo che, realmente, il medico israeliano gliela aveva salvata. L’ex capo dell’intelligence carceraria israeliana ha spiegato che “quando nel 2011 fu rilasciato nell’ambito dello scambio di prigionieri per il caporale Gilad Shalit, Sinwar chiese il mio numero di telefono. Quando gli chiesi perché? Lui mi rispose: verrà un giorno in cui ti chiamerò e ti dirò che mi sono sdebitato”. Ma “ha pagato quel debito uccidendo mio nipote. Questa è la differenza tra noi e Hamas”. Il nipote di Bitton, Tamir Adar, venne ucciso il 7 ottobre durante l’assalto di Hamas al sud di Israele e il suo corpo è ancora nella Striscia di Gaza.
Quanto al “Libano si trasformerà in un’altra Gaza” perché “Hezbollah come Hamas usa le scuole, gli ospedali, le strutture civili per attaccare Israele”, ha detto il medico israeliano. “Noi proviamo a fermare questa guerra con Hezbollah, proviamo ad arrivare a un accordo con Hezbollah, ma loro ci hanno attaccato dall’8 ottobre e hanno creato il legame con Gaza”, ha affermato Bitton. “Hezbollah e Iran hanno preso il controllo del Libano che non è un Paese libero, è una base dell’Iran”, ha proseguito, aggiungendo che “l’economia libanese è tutta nelle mani di Hezbollah, i libanesi non possono nemmeno decidere chi sarà il presidente o il premier”. (di Melissa Bertolotti)