(Adnkronos) – Con l’urgenza della sostenibilità che diventa sempre più centrale nel nostro dialogo globale, anche l’industria del viaggio fa i conti con la coscienza ambientale. Recentemente, Booking.com ha pubblicato una ricerca, basata su oltre 31.000 viaggiatori in 34 paesi e territori, che getta luce sulle attitudini, le priorità e le influenze dei consumatori riguardo ai viaggi sostenibili. I risultati, sebbene rivelino un costante interesse e consapevolezza, evidenziano anche una crescente stanchezza e disillusione tra i viaggiatori.
L’83% dei viaggiatori conferma che i viaggi sostenibili sono importanti per loro. Tuttavia, una rivelazione significativa è emersa: mentre il 45% delle persone riconosce l’importanza di viaggiare in modo sostenibile, non è una priorità primaria durante la pianificazione o la prenotazione di un viaggio.
Ma c’è dell’altro. Il 33% crede che i danni siano già stati fatti e che sia troppo tardi per cambiare rotta, mentre il 25% non vede il cambiamento climatico come una minaccia seria.
Nonostante le sfide, il 75% dei viaggiatori globali intende viaggiare in modo più sostenibile nei prossimi 12 mesi. Mentre il 43% prova sensi di colpa quando effettua scelte di viaggio meno sostenibili, il 32% è motivato dalla convinzione che sia la cosa giusta da fare.
Tuttavia, ci sono ostacoli lungo il percorso. Il 28% è stanco di sentir parlare del cambiamento climatico, mentre un altro 28% ritiene che la sostenibilità sia un lusso che non possono permettersi durante il loro tempo prezioso in viaggio. Questo senso di disillusione potrebbe ostacolare gli sforzi per un’industria del viaggio più sostenibile.
Ma non tutto è perduto. Il 71% vuole lasciare i luoghi che visita in uno stato migliore di quando li ha trovati, mentre il 45% crede di avere il potenziale per contrastare gli impatti sociali dei viaggi. È un segno che c’è una volontà diffusa di fare meglio e fare di più.
E cosa pensano gli italiani di tutto questo? Il 92% di loro considera la sostenibilità una priorità quando si imbarcano in una nuova avventura. Ma non tutto è rose e fiori: il 29% pensa che sia troppo tardi per fare la differenza, mentre il 24% non vede il cambiamento climatico come una questione urgente.
Ma c’è speranza! L’80% degli italiani si impegna a viaggiare in modo più sostenibile nei prossimi 12 mesi, con un senso di colpa che accompagna le scelte meno eco-friendly (54%). E non è solo una questione di buone intenzioni: ci sono anche destinazioni che si distinguono per le loro pratiche sostenibili nel 2024, offrendo un’opportunità tangibile per fare la differenza.
Nonostante le sfide, i viaggiatori che fanno scelte più consapevoli riconoscono il valore aggiunto delle esperienze di viaggio sostenibili. Il 62% si sente la migliore versione di se stesso durante tali viaggi, mentre il 67% è ispirato a essere più sostenibile nella vita quotidiana dopo aver assistito a pratiche sostenibili durante i viaggi.
Con il 44% dei viaggiatori che ritiene che i governi detengano il maggior potenziale per contrastare gli impatti economici dei viaggi e il 43% che pensano i fornitori di servizi di viaggio ha la chiave per contrastare i fattori ambientali, queste nuove intuizioni illuminano la necessità di una maggiore collaborazione per rimediare ai nascenti sentimenti di impotenza dei consumatori e garantire la priorità continua di un settore di viaggio più sostenibile.